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Serigrafia e inchiostri: tecnica e principi

Serigrafia e inchiostri: tecnica e principi

La permeografia si basa su un processo di impermeabilizzazione di ben delimitate aree del tessuto di stampa, in modo da consentire ad un inchiostro posto sopra tale tessuto di permeare attraverso il tessuto lasciato libero e passare sulla superficie, posta sotto il quadro serigrafico. Il passaggio o permeazione dell’inchiostro dalla parte superiore del quadro serigrafico alla superficie di stampa posta sotto, attraverso il tessuto serigrafico, avviene tramite un passaggio, con una leggera pressione di una barra dotata di un bordo in elastomero poliuretanico che si appoggia sull’inchiostro e preme quest’ultimo, attraverso il tessuto da stampa tramite un movimento di scorrimento. Questa barra viene definita spremitore o racla per serigrafia.

Questa azione di stampa può essere ripetuta in modo ciclico, a mano o tramite apposite macchine da stampa serigrafiche, raggiungendo una elevata velocità di produzione, in grado di soddisfare a seconda delle attrezzature disponibili l’industria o l’artigiano.

Il processo di impermeabilizzazione del tessuto dei quadri serigrafici è ad oggi ottenuto tramite apposite fotoemulsioni in base acquosa che vengono applicate in modo uniforme sul tessuto teso sul quadro e poi asciugate, formando una pellicola coesa ma idrosolubile. Questi quadri serigrafici spalmati se vengono esposti alla luce – e più precisamente a luce ultravioletta con lunghezza d’onda intorno a 365 nm – subiscono nelle aree esposte un indurimento, perdendo la proprietà di idrosolubilità. Se si espone alla luce ultravioletta un quadro per serigrafia con una pellicola fotografica (con aree nere, in corrispondenza della grafica, e con aree trasparenti alla luce nelle altre parti) sopra il tessuto spalmato, dove riceve luce, la fotoemulsione si indurisce, mentre dove la pellicola è nera la fotoemulsione, non ricevendo luce, rimane idrosolubile.

In pratica, dopo il processo di fotoincisione tramite un semplice lavaggio con acqua si ha uno sviluppo del telaio serigrafico che rivelerà le aree di tessuto libere, in corrispondenza delle parti nere della pellicola fotografica. Ad oggi la serigrafia è una tecnologia consolidata di stampa industriale, molto utilizzata in tutte le applicazioni in cui sia richiesto un deposito di inchiostro più elevato rispetto ad altre tecnologie di stampa ad oggi disponibili, come la stampa offset, la stampa in flexografia, la stampa inkjet.

La serigrafia tessile è nota per la stampa su capi di abbigliamento, come t-shirt e per la stampa in continuo di tessuti in seta, lana, lycra, poliestere, poliammide. La diversa definizione delle tipologie di serigrafia dipende dalle procedure e dagli obiettivi (ad esempio la serigrafia tessile è un ambito applicativo quasi a sé stante e include tutte le specialistiche applicazioni, per gli innumerevoli supporti definiti tessuti); la serigrafia grafica è quella normalmente intesa per stampa pubblicitaria o di illustrazioni e grafici o disegni; la serigrafia industriale per applicazioni di decorazione funzionale e non solo decorativa (pannelli di comando, segnaletica stradale). La serigrafia artistica è invece l’utilizzo di tutte le grandi capacità di questa tecnologia di stampa per produrre opere che si distinguono per la loro originalità, preziosità e particolarità riproducendo multipli di opere d’arte.

I principali inchiostri utilizzati in serigrafia sono il Plastisol (un inchiostro che deriva dalla plastica ed è quello più comunemente utilizzato nella stampa di T-shirt ed in generale abbigliamento), gli inchiostri a base d’acqua e quelli a base solvente.

Caratteristica fondamentale degli inchiostri serigrafici è la loro tissotropia (o tixotropia), la capacità cioè che ha un liquido di variare la sua viscosità sotto l’azione di forze meccaniche (o al variare della temperatura) e di tornare allo stato precedente al cessare dell’azione meccanica (e alla temperatura precedente). Questa proprietà permette all’inchiostro di attraversare le maglie del tessuto del telaio solamente sotto la pressione esercitata dalla racla da stampa e di rinvenire quasi immediatamente alla viscosità precedente senza allargarsi troppo sull’oggetto da serigrafare e senza colare dal telaio. Si ottengono così la precisione nei dettagli, l’elevata coprenza e l’uniformità di stampa.

I componenti base di un inchiostro serigrafico sono il legante, la carica, il pigmento, il solvente e gli additivi:

  • Il legante è la resina (“colla”) specifica per ogni tipo di supporto da serigrafare;
  • La carica conferisce all’inchiostro la consistenza e la coprenza;
  • Il pigmento determina il colore finale;
  • Il solvente influisce sulla consistenza, sulla plasticità, sulla velocità di essiccazione, sul grado di aderenza dell’inchiostro sul supporto;
  • Gli additivi sono di diversi tipi: gli uni permettono all’inchiostro di allargarsi quel tanto che basta per coprire le porzioni schermate dai fili del telaio (bagnanti), altri accelerano la creazione di polimerizzazioni o reticolazioni, quei fenomeni cioè che permettono all’inchiostro di fissarsi al supporto serigrafato (catalizzatore).

Fonte: Wikipedia